Recensione: E finalmente ti dirò addio.

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Titolo: E Finalmente Ti Dirò Addio
Titolo originale: Before I Fall
Autore: Lauren Oliver
Pagine: 430
Editore: Piemme
Prezzo: € 18,00
Rating: 

 

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Trama

Samantha Kingston ha tutto quello che un'adolescente potrebbe desiderare: il ragazzo più bello della scuola, tre amiche fantastiche, un'incredibile popolarità. Quel venerdì 12 febbraio si preannuncia come un altro giorno perfetto nella sua meravigliosa vita. Invece non andrà così, perché quella sera Sam morirà. Tornando con le sue amiche in macchina da una festa avrà un incidente. La mattina seguente, però, la ragazza si risveglia misteriosamente nel suo letto ed è ancora il 12 febbraio. Sospesa fra la vita e la morte, Sam continua a rivivere quella sua ultima giornata. Ogni volta si comporterà in modo diverso, cercando disperatamente di evitare l'incidente che la farà morire. Ma riuscirà a uscire da quell'incubo solo quando capirà che non è per salvare se stessa che continua a tornare.

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Recensione

Ho sentito tanto parlare della Oliver, quasi sempre in bene. Con un romanzo d'esordio del genere, capisco il suo successo: è pienamente giustificato.
E finalmente ti dirò addio parla di Samantha e della strana vicenda che le capita dopo che, tornando ubriaca con le sue amiche da una festa, fa un incidente e muore. Per lo meno così a lei sembra, perchè proprio quando pensa di essere sul punto di attraversare il limbo tra la vita terrena e l'aldilà si risveglia intorpidita da quello che sembra essere stato solo un sogno. Sam rivivrà svariate volte sempre quel 12 febbraio, riportata indietro nel tempo da una misteriosa forza ogni volta che si addormenta. Cosa le sta succedendo? Perchè proprio a lei? Qual'è lo scopo di tutto ciò?

La storia è ambientata a Ridgeview, una comune cittadina d'America, e le ragazze frequentano la Thomas Jefferson, una comune scuola superiore d'America. Il quartetto, Linsday - Sam - Elody - Ally, sono le bulle/reginette della scuola e si divertono a farsi gioco di chiunque sia a loro tiro. Sono tanto belle fuori quanto vuote dentro: nel loro cuore c'è assenza di ideali e di morale. La stessa Samantha è davvero insopportabile per la prima parte del libro, quando ancora non si accorge che deve avvenire un cambiamento se vuole davvero superare questo eterno loop che le impedisce di voltare pagina.

Lungo il libro la ragazza tenterà in svariati modi di cambiare il corso della giornata che, però, alla fine si concluderà sempre con la morte di qualcuno di molto particolare. Sam capisce allora che deve far qualcosa e coglierà ciò che le sta succedendo come un'occasione per redimersi e prendere coscienza del male che il suo (e più precisamente il loro) comportamento ha causato.

Ho trovato davvero illuminante proprio questo messaggio che la Oliver ha voluto trasmetterci. Sam non realizza subito il perchè lei è lì, ma ogni volta che si risveglia lo fa con una consapevolezza nuova. All'inizio nega: continua a ripetersi nella sua testa che nulla di ciò che le sta accadendo è vero, è solo un brutto incubo; si arrabbia con questo infausto destino che la spinge a chiedersi "perchè proprio a me? Cosa ho fatto di male?". Il che ci porta ad uno passo successivo, il senso di colpa, perchè si rende effettivamente conto del suo comportamento ingiusto. E infine, dopo aver vissuto uno stato di malinconia totale, accetta la sua missione e va coraggiosamente incontro al suo vero destino. 

Sono sentimenti autentici, reali, che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita quando si è reso conto di aver sbagliato: capirlo è stato davvero illuminante. Ecco cosa mi porto nel cuore di questo romanzo. Grazie mille Oliver!

... in breve ...

Cosa mi è piaciuto:

1. Il finale. Vi eravate sorpresi vedendo che non avevo scritto nulla qua sopra, vero?! Dopo averci riflettuto un pò sono giunta alla conclusione che è stato giusto così: non sempre le cose vanno come vorremmo ma non vuol dire che non sia giusto così; la vita non è un perpetuo happy ending per tutto. Non poteva esserci un'altra soluzione - una in realtà ci sarebbe stata, ma era troppo scontata! Se solo Linsday..... *ehm* Non voglio spoilerare.
2. Kent McFuller. Ho ADORATO quel ragazzo! Sarà che io sono un pò per i tipi così, introversi, artisti dentro, da scoprire :) - a parte le scarpe a scacchi neri e bianchi che presumo fossero Vans; odio quel modello, ma il genere indie mi piace quindi sono passabili :D
3. La voce narrante. Durante il libro ci sono come due voci narranti di Sam: una racconta i fatti, l'altra scritta in corsivo racconta i suoi pensieri allo stato attuale di "spirito" se vogliamo chiamarlo così. Proprio quella vocina mi ha fermato dall'abbandonare l'ebook dopo 30 pagine per via dell'estrema antipatia delle ragazze.

Cosa non mi è piaciuto: è stato arduo decidere cosa inserire in questa categoria; alla fine ho optato per la struttura del libro. So che è come dire "mi è piaciuta la decorazione sulla torta ma non la torta", ma di fatto ho faticato a procedere con il libro proprio perchè la fine della giornata (il momento più interessante) non arrivava mai!

Frasi Preferite
« Non capisco bene neanch'io, a dire la verità. E' come se l'idea di lui fosse meglio di lui. »

« Mentre mi allontano dalla palestra penso a quanto sono strane le persone. Puoi vederle tutti i giorni, credi di sapere tutto di loro ma scopri di non conoscerle neanche un pò. »
(particolarmente toccata da questa frase per via di una "mia" situazione personale attuale)

Vi lascio anche il book trailer, molto realistico ma con una scelta sbagliatissima del cast a parer mio! A parte quella che forse è Ally :)