Quando in un umido giorno di marzo Marco mi ha chiesto di partecipare a questo blogtour, non avevo idea di quanto avrei voluto ringraziarlo una volta letto il libro in questione. Avete già capito tutti di cosa sto parlando e a quale libro vi sto introducendo, no? Ormai questo tour è partito il 16 Aprile e quindi in un qualche modo ne avrete sentito parlare.
Se siete tra gli eremiti che ancora non sanno di cosa si tratti,
sono felice di poter essere io la prima a parlarvi di "Ogni Giorno", nuovo romanzo David Levithan. Nella
1° tappa su Sangue d'inchiostro vi abbiamo mostrato la copertina, nella
2° tappa su Atelier dei Libri avete avuto la possibilità di leggere il primo capitolo e vi è stato chiesto di scrivere il primo giorno di A se fosse nel vostro corpo e infine nella
3° tappa su Diario di una Dipendenza Mik vi ha presentato il video di presentazione italiano. Con questa 4° tappa condividerò con voi il booktrailer ufficiale e originale creato per il lancio del libro. Il video è in inglese - ma non disperate! Ci sono i sottotitoli :D La 5° tappa la troverete su
Reading is Believing, il magnifico blog della mia cara amica Denise. Prima di regalarvi questa chicca, voglio parlarvi del perchè questo libro mi ha colpito molto.
(segue breve recensione di questa piccola opera d'arte!)
Dunque.
Avete presente quando avete quella sensazione, durante alcune delle vostre giornate decisamente NO, di voler essere nei panni di qualcun'altro? Della serie "No, guarda, oggi proprio non è giornata. Se solo potessi essere nei panni di mia cugina che ora è a fare la bella vita in Erasmus!" oppure "Cavolo, certo che per Gertrude la vita deve essere molto piu semplice, sbatte le ciglia e ottiene quello che vuole!" e ancora "No davvero, stamattina proprio non ce la faccio ad alzarmi. Vi prego svegliatemi quando inizia il weekend!". Ecco, a me succede quelle trecento volte in una giornata, e questo perchè sono una persona che fa fatica ad accontentarsi di quello che ha, che non si piace mai abbastanza, che vede sempre il puntino nero in un muro appena imbiancato.
Sono tanti gli spunti e gli insegnamenti che questo libro regala al lettore; molti sono filosofici, altri in gran parte etici. David Levithan discute di problemi che coinvolgono l'attualità, e la cosa interessante è che lo fa a misura di ragazzo.
Attraverso gli occhi di un'anima viandante in cerca di una dimora e che di nome fa solo "A", esplora tematiche come la morte, l'obesità, la depressione, la vita, la malattia, la sessualità... insomma, tutte abbastanza scottanti e quotidiane. Mentre leggi ti viene da pensare che tutte quelle grandi frasi le scriverai su un post-it e te le attaccherai alla parete, che David Levithan è un grande e che ha delle idee che spaccano il.. beh mi avete capito.
Sarebbe quindi scontato dire che le mie aspettative di scrivere una recensione grandiosa erano altissime, ma in realtà quello che ho deciso di analizzare è un pò il filo rosso che collega ogni pagina all'altra, ogni capitolo all'altro. Perchè è quello in cui ho trovato rispecchiata me stessa.
Ma facciamo un passo indietro...
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Titolo: Ogni Giorno
Autore: David Levithan
Pagine: 378
Editore: Rizzoli
Prezzo: solo 15,00 € !!
Rating:
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Trama
Da quando è nato, A si sveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr’ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile. Per la prima volta si innamora e cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione. E Rhiannon s’innamora a sua volta dell’anima di A. Ma dimenticare il suo involucro, ogni giorno diverso, è difficile, e pian piano la loro relazione si fa più delicata di un vetro fragile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, prende a lasciare nelle esistenze quotidiane strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge…
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Recensione
Innanzi tutto parto con il dire che questo romanzo potrebbe sembrare uno di quegli strambi libri a cavallo tra il paranormale e il non, di quelli che hanno un confine sfumato e che a volte portano ad urtare abbastanza i nervi. No, Ogni giorno è decisamente un romanzo YA di formazione; bisogna solo accettare il fatto che A, il nostro protagonista, sia un'anima che ogni giorno si risveglia in un corpo diverso. Non c'è un motivo, non c'è una causa (...?), è così e basta. Una volta che si accetta la cosa, il romanzo lo si divora tutto d'un fiato. David Levithan dona ad A un modo di parlare che racchiude la saggezza di un anziano e la fresca espressività di un ragazzo, risultando come un personaggio che entra subito in stretta sintonia con il suo lettore. E' facile capire quello che l'autore ci vuole dire, ed è altrettanto facile che capire che molto spesso ha ragione: alcune frasi mi hanno davvero emozionato ed aperto gli occhi, e - non lo dico per esagerare - finisci con il guardare il mondo e le persone che ti stanno accanto facendo più attenzione.
Non voglio entrare nella piega romantica del romanzo: trovo che sia stato un escamotage riuscitissimo per continuare a portare avanti la storia e a circondare il lettore di impressioni, di spunti su cui riflettere. Con questo non voglio dire che la storia d'amore tra A e Rihannon non sia degna di nota, anzi. E' sicuramente molto romantica, ma non è il nocciolo fondamentale a parere mio del romanzo.
Come dicevo prima, gli spunti di cui parlare sono davvero tanti: se si facesse un Gruppo di Lettura di questo libro, si dovrebbe dedicare ad ogni appuntamento una tematica. Risultato? Un Gruppo di Lettura che dura per almeno almeno 2 mesi! OK, scherzi a parte :D Quello che mi è entrato nel cuore e mi porterò con me di questo libro, il filo rosso di cui vi parlavo prima, è la consapevolezza che bisogna imparare a bastarsi e ad apprezzarsi. Penso che il voler essere come qualcun altro sia un problema della maggior parte degli adolescenti del giorno d'oggi: la moda, i compagni, le amiche, la televisione, le pubblicità - ogni parte in cui ci guardiamo siamo bombardati di immagini. "Devi essere così - ci dicono - altrimenti sei out". ""Devi VOLER essere così". In questo modo penserai che sia un desiderio tuo e farai ancora più fatica ad accettarti.
Sembrerà un discorso banale e moralista, ma sapete che vi dico? Non è mai abbastanza sentirselo dire. Tra il dire e il fare c'è di mezzo un oceano, e così anche tra il convincersi che siamo in grado di accettarci e di non seguire le mode o l'esserlo davvero. Se io fossi in A, penso che cercherei un modo per morire! Ogni giorno costretto a vivere la vita di una persona, assaporarne ciò che c'è di buono e ciò che c'è di cattivo - e, comunque, non poter restare.
Se potesse (e se ce lo avesse XD) il nostro amico A darebbe un rene per aver una vita normale fatta di alti e di bassi: per potersi svegliare tutte le mattine con la solita routine, ma che comunque è la TUA routine e ti rende ciò che sei. Saper apprezzare le cose che abbiamo è una cosa importante per vivere davvero e David Levithan è un maestro nel spiegarcelo. E' come avere una Ferrari e cercare sempre di viaggiare in quarta perchè la seconda è una marcia troppo lenta: ragazzi miei, la macchina non parte! (lo so, è un paragone orribile).
Ho cercato confusamente di dare forma scritta ad un groviglio di pensieri ed emozioni che a parole non riuscivano ad essere espressi. Non so se mi sono fatta capire, io ci ho provato. Concludo questo post ENORME (scusate T_T) con due cose. La prima è il booktrailer e la seconda è una domanda che mi è venuta in mente scrivendo questa recensione e a cui vorrei che voi rispondeste molto sinceramente.
*** APPRECIATION POST/COMMENT ABOUT YOURSELF ***